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Fondazione parassitaria obbligata

<b>Fondazione parassitaria obbligata [Polyergus rufescens]</b> Fondazione in cattività: In primis, è necessario ragionare attentamente su cosa significhi imbarcarsi in una simile avventura. Si tratta di formiche assolutamente dipendenti dalle proprie schiave e, prima di iniziare bisognerebbe avere, almeno, una o due colonie mature di Formica sp. compatibili con le Polyergus rufescens che desideriamo allevare. Ciò significa che, se la nostra regina proviene da un nido con preferenza F. fusca, ci siano due colonie di questa specie, se F. cunicularia due di quest'altra e così via. Se non si conoscono le preferenze della regina catturata, si possono mettere in una grossa arena due o più provette con pupe e una o due operaie di specie diverse. A quel punto, lasceremo che sia la regina a scegliere dove andare a rintanarsi. Una regina di Polyergus rufescens è in grado di fronteggiare qualche operaia di Formica sp., ma sconsiglio sempre di metterla alla prova più del necessario. Il mio modo di procedere, ad oggi, non ha mai fallito e lo uso per tutti i tipi di formiche parassite: 1) Procurarsi un buon numero di pupe e stiparle in una provetta lunga circa 15 cm munita di riserva d'acqua. Stabilizzarla con del pongo. Immettere 2 o 3 operaie, meglio se almeno una di esse è molto giovane, e chiuderle all'interno con il tappo già sporco di miele o simili. 2) Lasciare calmare e far acclimatare le abitanti della provetta-nido per qualche tempo. Ancora meglio, se dovessero nutrirsi. 3) Togliere il tappo e mettere in comunicazione la provetta-nido con la provetta in cui si trova la regina di Polyergus rufescens. 4) Attendere il trasferimento della regina nella provetta-nido. 5) Chiudere la provetta-nido e mantenerla in ambiente tranquillo. Naturalmente possiamo rimanere in osservazione quanto desideriamo. Immagino che chi sta leggendo, non faccia parte di quella schiera di idioti che si diverte a picchiettare sul vetro per vedere cosa accade. In una situazione normale, la regina convincerà presto le operaie adulte. In un secondo tempo, se lo desideriamo, possiamo introdurre anche altre formiche adulte dallo stesso nido: quelle che subentreranno si assoggetteranno con una facilità ancora maggiore - personalmente, non le aggiungo quasi mai. Tutte le nuove serve arriveranno dalle pupe. Del nutrimento della regina si occuperanno le operaie più vecchie. Nella fase iniziale, si noterà il curioso comportamento della regina. Sebbene alcune operaie possano mostrare un atteggiamento minaccioso, lei ne ricerca il contatto, quasi a dimostrare di non essere pericolosa. In realtà, da vicino riesce a "convertire" meglio le operaie usando il suo profumo. Solitamente non si assiste a combattimenti delle operaie come quelli che si verificano nel caso di adozioni di regine di tipo Formica pratensis, dove, talvolta, ho potuto visionare operaie intente a mordere la regina per più di 24 ore consecutive. Nel caso di regina di Polyergus rufescens immessa in una colonia di Formica sp. con relativa regina, le cose potrebbero essere più semplici e naturali, in quanto la regina identificherebbe nell'altra un target da raggiungere e "impersonare". Le probabilità di successo potrebbero comunque essere inferiori, portando a sacrificare un'intera colonia. Soprattutto in fase di fondazione, è importante che le formiche siano lasciate tranquille. La regina di Polyergus rufescens, infatti, tende facilmente ad agitarsi, anche molto. A normalizzazione avvenuta, deporre la provetta precedentemente stabilizzata in una piccola arena. Fornire da subito abbeveratoio d'acqua e zucchero/miele, meglio se separati. Appena possibile, una delle vecchie operaie andrà a bottinare e dovrà trovare subito quello che cerca. La regina dovrebbe rimanere in una fase latente, fino a quando la popolazione di operaie non raggiunge il suo gradimento. È importante che sia sempre alimentata e abbeverata; normalmente con una ventina di operaie la regina si sente al sicuro. Raggiunto il quorum, che potrebbe variare da regina a regina, inizierà a deporre. Il numero delle prime uova, varia a seconda del numero di operaie presenti e potrebbe anche non avvenire fino alla primavera successiva, anche se ciò non rappresenta la norma. Di solito, si arriva alla ripresa dopo l'ibernazione, con le larve dell'anno prima che, dopo breve tempo, si imbozzoleranno. Per permettere la fondazione in cattività, bisogna seguire questi criteri: 1) La regina sopravvive abbastanza poco senza essere accudita. 2) Le schiave potenziali è meglio che siano molto giovani e che ci siano molti bozzoli. 3) Gli spazi devono essere molto ristretti per permettere alla regina di dominare la situazione 4) Una volta scelta la specie che farà da parassita non si deve cambiare idea, non si devono mai mescolare formiche di specie differenti. Bisogna tenere presente che le varie specie si sono evolute in migliaia di anni per parassitare determinate specie e ad esempio mettere a una regina di Polyergus rufescens non vanno date operaie o bozzoli di generi differenti da formica come ad esempio Lasius o Camponotus. 5) Non vanno MAI aggiunti bozzoli in un secondo momento soprattutto se la deposizione è già avvenuta o peggio se ci sono già le larve e/o i bozzoli della regina parassita. Eccetto casi estremi 6) La nuova colonia deve poi essere liberata nel giro di 3 o 4 giorni in arena con tutta la provetta o con il piccolo nido (sarebbe meglio l'ultima soluzione) Riassunto Parassite e loro schiave: Polyergus rufescens --> Formica serviformica (meglio F. fusca o F.cunicularia anche se dipende dove viene presa la regina e la sua "schiava" originale. [Formica Coptoformica, Formica gruppo rufa, Formica Raptoformica ] --> Formica fusca o Formica lemani (Evitare Formica rufibarbis) in alcuni casi vanno benissimo anche Formica sanguinea Lasius Chthonolasius --> Lasius niger o Lasius flavius (in genere sconsigliato il Lasius emarginatus se non con Lasius meridionalis) In questo caso sarebbe l'ideale fornire schiave della stessa specie di quella catturata dalla regina. Strongilognatus sp. -> Tetramorium caespitum (se possibile) ma dovrebbero andare bene anche altre specie di questo gruppo Tetratramorium atratulus -> Tetramorium caespitum (se possibile) ma dovrebbero andare bene anche altre specie di questo gruppo. In questo ultimo caso possono essere aggiunte pupe, larve e uova anche in un secondo tempo.  


Fonte:dal Libro "Conoscere le Formiche" di Angelo Cardillo